Il Blog di Ariel

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Differenza tra Caldaia a condensazione e Caldaia tradizionale

L’utilizzo responsabile delle risorse del nostro pianeta è un tema molto dibattuto. Produrre l’energia necessaria al nostro benessere comporta l’utilizzo eccessivo di risorse naturali che stanno esaurendo e ci indirizza verso un consumo senza sprechi.

La caldaia a condensazione è considerata oggi la soluzione più ecologica e vantaggiosa per la riduzione dei consumi.

La caldaia tradizionale e la caldaia a condensazione: differenze

In una caldaia tradizionale, i fumi di combustione riscaldano la serpentina, al cui interno circola l’acqua. I fumi di scarico, che vengono espulsi, raggiungono temperature superiori ai 130°C. Durante la combustione si forma immediatamente il vapore acqueo che fuoriesce dal camino, sottraendo così calore prezioso all’impianto.

Nelle caldaie a condensazione, invece, i fumi di scarico vengono fatti scorrere in appositi scambiatori di calore che ne riducono la temperatura e condensano il vapore. In questo modo, l’energia termica (calore latente) che si libera viene ceduta all’impianto di riscaldamento.

Perché le caldaie a condensazione hanno rendimenti superiori delle caldaie tradizionali?

Il potere calorifico è la quantità di calore che utilizziamo dalla combustione e si distingue in:

  • il potere calorifico inferiore, che esprime la quantità di calore utilizzabile senza la condensazione dei gas di scarico;
  • potere calorifico superiore che considera tutto il calore utilizzabile e quindi anche quella parte contenuta nel vapore che si genera nella combustione e viene disperso nell’atmosfera.

Per poter fare un confronto tra le caldaie tradizionali e le caldaie a condensazione viene usato il potere calorifico inferiore nel calcolo del rendimento.

Le caldaie di ultima generazione, utilizzando anche il calore di condensazione hanno rendimenti superiori al 106%. Questo significa che la caldaia a condensazione utilizza meno combustibile, consentendo un risparmio energetico medio fino al 35% rispetto ad un impianto tradizionale. La percentuale può anche superare il 50% se la caldaia a condensazione è combinata ai pannelli solari per la produzione di acqua sanitaria e se installata in un edificio ben coibentato.

Il rendimento delle caldaie a condensazione aumenta al diminuire della temperatura dell’acqua che circola nei termosifoni e nelle tubature dell’impianto. Il migliore rendimento si ha con radiatori di grande superficie e si ottiene il massimo con riscaldamenti a pavimento o a parete. Un buon risparmio si ha anche con i termosifoni, se utilizzati in ambienti che non disperdono in maniera eccessiva il calore.

Quanto invece al minor inquinamento, le caldaie a condensazione garantiscono una notevole riduzione di emissioni dannose per l’ambiente rispetto alla caldaia tradizionale.

Agevolazioni fiscali

Grazie alle disposizioni e alle proroghe introdotte dalla legge di Bilancio per l’acquisto e l’installazione di una caldaia a condensazione è possibile usufruire di alcune agevolazioni fiscali:

  • la detrazione del 50%, in 10 rate annuali di uguale importo, riguarda l’acquisto e l’installazione di una nuova caldaia che va a sostituire quella esistente, se sono in corso opere di ristrutturazione edilizia, restauro/risanamento conservativo;
  • l'Ecobonus 65%, attuabile nel caso di riqualificazione energetica, con ausilio di valvole termostatiche.

Per la sostituzione della caldaia tradizionale con una nuova caldaia a condensazione si potrà utilizzare l’una o l’altra detrazione. La pratica di richiesta delle detrazioni fiscali al 65% per gli interventi di risparmio energetico va comunicata in via telematica sul sito istituzionale E.N.E.A.

Quando non è conveniente installare una caldaia a condensazione?

Non conviene installare una caldaia a condensazione negli immobili con radiatori sotto dimensionati, progettati per lavorare ad alte temperature e nelle abitazioni con un pessimo isolamento termico. In questi casi una caldaia a condensazione sarebbe obbligata a lavorare con temperature dell’acqua dell’impianto troppo alte, tali da non permettere lo sfruttamento del calore del vapore.

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